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Vioz dal Tramonto all’Alba

RIFUGIO VIOZ DAL TRAMONTO ALL'ALBA TI AMO TRENTINO
Written by Ilary

Non pensare che abbia fatto quest’escursione domenica o recentemente, sarebbe impossibile, quanto meno a piedi dato che c’è ancora la neve, ma posso raccontarti questo percorso semplicemente chiudendo gli occhi. Questa èla mia escursione preferita!

Premessa: la Cima Vioz è per tutti?

La Cima Vioz, nonostante l’atitudine (qui non si scherza), stiamo parlando si 3645 m, non è un escursione particolarmente difficile. Mi spiego meglio. Non dovrai portare con te piccozze e corde, non sarà necessario mettersi in sicurezza lungo il percorso. E’ un’escursione proponibile per tutti. Tutti, calma. Tutti quelli che hanno almeno un minimo di allenamento.

Sto parlando di 1264 m di dislivello. Non è che ogni giorno uno li fa per andare a fare la spesa, sono tanti.
L’unica problematica di quest’escursione potrebbe essere l’altitudine. Non a tutti infatti è indifferente salire così in alto senza risentirne. I classici disturbi dati dall’alta quota sono: nausea, senso di spossatezza, tachicardia e emicrania.

Dove si trova e come ci si arriva?

Adesso ti racconto tutto. La Cima Vioz, si trova nel Parco Nazionale dello Stelvio, a 3645 m sul livello del mare. Per raggiugnerla, solitamente l’iter è questo che ti descrivo di seguito, quello che ho sempre fatto anch’io!

Parcheggia la macchina a Pejo Fonti, alla partenza della telecabina.Sali in telecabina fino al Rifugio Scoiattolo (Ricordi #TrentinoSkiSunrise?) e lì nelle vicinanze, prendi la seggiovia che ti porterà al Rifugio Doss dei Cembri. Poco dopo il rifugio parte un sentiero segnalato meravigliosamente, è impossibile perdersi!

Due parole sul percorso e il meteo

Questo itinerario si snoda quasi interamente su una montagna rocciosa. Solo nei pochi punti critici, ci sono dei gradini e alcuni attraversamenti nei canalini più impervi sono attrezzatti con cordini d’acciaio.

Da non sottovalutare il tempo atmosferico. Di suo questa montagna non rilascia informazioni certe, infatti per buona parte del tempo e dei giorni, il Vioz presenta il tipico cappello: la sua cima è quasi sempre circondata dalle nuvole che non lasciano trasparire le reali condizioni atmosferiche. Una telefonata direttamente al rifugio Vioz (0463 751386) prima di partire, potrebbe essere una buona idea per stare più tranquilli, anche se il tempo si sa, in montagna continua a cambiare. Non è escluso infatti di potersi trovare improvvisamente sotto il temporale o addirittura in una bufera di neve, anche in pieno agosto! A me è successo: quasi arrivata al rifugio Vioz, iniziava a grandinare tra vento e tuoni.

Forza e Coraggio, saliamo!

Scordati di partire alle 10 del mattino con calma dopo la colazione! Se pensi di non fermarti al rifugio a dormire, misura bene i tempi! La telecabina alle 17:00 chiude! A meno che tu non voglia farti la strada a piedi fino a Pejo, parti non appena la telecabina a Pejo Fonti apre, così per le 9 sarai alla partenza del sentiero dopo il Doss dei Cembri. Da qui si imbocca per un breve tratto il sentiero n. 139 che va a congiungersi in poco tempo al sentiero n. 105.

Consiglio: quando scegli escursioni di questo tipo, mantieni un’andatura costante e regolare, soprattutto non partire troppo forte altrimenti a metà strada sei prossimo al collasso!

Molto gradualmente si prende quota su un percorso a zig zag che si affaccia sulla Val della Mite e e il vallone orientale. Ti accorgerai che, con il minimo sforzo, in un attimo sei a 3000 metri di altitudine, partendo dai 2380 metri del doss dei Cembri. D’ora in poi la strada prende forme diverse da quelle viste fin qui e ahimè, non tutti se la sentono di proseguire. Presi dalla stanchezza alcuni decidono di rinunciare.

Ma tu non mollare! A 3206 metri attraverserai il punto critico, il “Brich“, il canale stretto e ripido attrezzato con il cordino d’acciaio. Tieni duro, ancora pochi passi ti separano dal Rifugio vioz. Sei arrivato! Quanto tempo ci si mette? Io in 2:30 dall’inizio del sentiero sono arrivata al rifugio. Generalmente il tempo stimato è intorno alle 3 ore.

Ho parlato di rifugio…

E che rifugio! Il più alto delle Alpi Centrali e Orientali, a 3545 m si trova il Rifugio Vioz “Mantova”, una moderna struttura che tra pannelli solari, e depuratore biologico, ci dimostra come, anche a questa quota si possa essere ecosostenibili.

Da anni è gestito da un profondo conoscitore della montagna, che con la sua famiglia ogni estate si trasferisce qui e racconta ai clienti del rifugio vioz con le storie delle sue incredibili travesrate: Mario Casanova.

Sarà anche colpa della voragine nello stomaco che avevo una volta arrivata al rifugio, ma ti posso assicurare che si mangia divinamente. Anche un piatto di spaghetti al ragù, quassù, come dire, te lo gusti di più!

Devi farlo!

Un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, secondo me è dormire qui! E’ fantastico veder sopraggiungere la notte, la consapevolezza di dormire a più di 3000 metri, la sensazione di essere irraggiungibili durante la notte e lo splendido scenario che la mattina ci si presenta nel momento in cui sorge il sole.

Il Rifugio Vioz è la base di partenza ideale per diverse escursioni nel Gruppo Ortles – Cevedale. Da qui partono alcune delle più belle traversate dell’Arco Alpino come:

  • Il giro delle 13 Cime
  • La traversata dal Rifugio Vioz al Rifugio Cevedale
  • Dal Rifugio Vioz al Rifugio Branca
  • I Rifugi Casati e Pizzini 
  • Il Bivacco Meneghello e il Colle degli Orsi

Come vestirsi e attrezzarsi

Può essere che lungo il percorso trovi scattanti individui super allenati, che armati di sole scarpe da ginnastica, pantaloncini corti e senza zaino, ti superano alla velocità della luce. Beh probabilmente sono i cosiddetti “sky runners”. Passa e non ti curar di loro… Vai tranquillo con il tuo passo e soprattutto con la tua indispensabile attrezzatura.

La mia solitamente è questa:

  • pantalone lungo
  • maglietta a maniche corte, felpa, maglione o windstopper
  • giacca a vento
  • scarponcino tecnico, un po’ alto (le caviglie soprattuto nella discesa, sono il tallone d’Achille dell’escursionista, abbine cura!)
  • racchette telescopiche
  • zaino con l’adeguato equipaggiamento (cibo, zuccheri e liquidi, cambio)
  • crema solare
  • berretto e guanti

Info e contatti:

Se pensi che il Vioz sarà la tua prossima meta, ricorda che: il 20 Giugno aprono gli impianti di risalita e quindi anche il Rifugio Vioz.

Contatti:
Tel.
Rifugio: 0463 751386
Tel. Abitazione: 0463 753172
Cell. 339 2798826
info@rifugiovioz.it

Ora che siamo arrivati divaghiamo

Quest’anno, gli amanti e gli appassionati di rifugi e escursioni, saranno giustamente gratificati, visto l’impegno per raggiungere la meta. Infatti, chi durante l’estate 2015 raggiungerà tre rifugi, di cui almeno uno alpinistico (quidni oltre i 2200 metri) riceverà un “Alpenstock”, il tradizionale bastone alpino che potrai conservare fiero come se fosse il tuo trofeo!

I rifugi che aderiscono all’iniziativa sono i seguenti:

  • Rifugio Albasini m. 1860
  • Rifugio Cevedale m. 2607
  • Rifugio Stavel m. 2298
  • Rifugio Saent m. 2436
  • Rifugio Fazzon m. 1200
  • Rifugio Stella Alpina al Lago Corvo m. 2425
  • Rifugio Orso Bruno m.2180
  • Rifugio Solander m. 2045
  • Rifugio Vioz “Mantova” m. 3545

Se ci sei già stato, avresti voglia di raccontarmi la tua esperienza! Cosa ne dici? Me lo scrivi nei commenti?

Vioz dal Tramonto all’Alba ultima modifica: 2015-04-22T10:14:57+02:00 da Ilary

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Ciao sono Ilary e questo è il mio blog. Mi occupo di Web Marketing Turistico, sono un Copywriter e un Social Media Specialist, specializzata nella realizzazione di siti web in Wordpress. Vivo in provincia di Trento. Conosco, amo e quindi scrivo del Trentino. Lavorando con le parole scrivo articoli ottimizzati in chiave SEO copywriting. Sono una blogger e potrei aiutarti ad avere più visibilità. Chiedimi come

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