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Un autunno in ginocchio

Written by Ilary

È sempre un piacere parlare del Trentino, quando si tratta di raccontare delle cose belle da vedere, da fare… Siamo tutti bravi a descrivere ciò che di bello ci circonda, noi blogger non siamo abituati alla cronaca… Oggi però voglio raccontarti cos’è successo e cosa sta succedendo nella nostra splendida terra, messa a dura prova dagli eventi atmosferici di questi ultimi giorni.

Nulla si può contro le forze della Natura

Raffiche di vento, vere e proprie trombe d’aria che hanno scoperchiato i tetti delle case e spazzato via interi boschi, mutando per sempre il paesaggio che eravamo soliti vedere. Piogge insistenti, acquazzoni simili a quelli estivi, ma molto, molto più cattivi e distruttivi tanto da portare innocenti ruscelli a diventare torrenti, fiumi impetuosi che tuffandosi dalle montagne hanno travolto tutto ciò che ne ostacolava il passaggio arrivando fino al luogo più sicuro per ciascuno di noi: la nostra casa.

Noi Trentini poi, lo sapete come siamo, ci teniamo. Amiamo il nostro paesaggio, amiamo smisuratamente la nostra casa, che non è solo un bene materiale come tanti penseranno, la nostra casa è per noi un rifugio, come quelli che troviamo in montagna, un vero e proprio rifugio, che ci ripara dal freddo, dalla neve, dalla pioggia, dal pericolo.

La stagione dalle mille sfumature si è tinta di grigio a Dimaro

Ebbene sì, non succede solo nei film, e nemmeno solo nel Sud Italia, ma anche qui, dove tutto è più controllato, anche qui in Val di Sole possiamo parlare di esondazione.

È quello che è accaduto a Dimaro, il paese dove la Val di Sole si è spezzata e continua ad esserlo ormai da giorni. Il Rio Rotian, dopo aver accumulato la pioggia incessante di tre giorni, ha distrutto gli argini, raggiungendo a tutta velocità il paese di Dimaro nella notte del 29 ottobre devastando le case, il camping e tutto ciò che si trovava lì, davanti alla sua inarrestabile corsa.

Circa 200 persone hanno lasciato la propria abitazione, e si può dire che sono stati nella sfortuna, i più fortunati. Michela purtroppo non ce l’ha fatta, nemmeno a scappare. Da madre mi sono immedesimata in questa situazione orribile. Quante volte torno in casa perché ho dimenticato qualcosa, qualcosa che magari serve ai miei figli… Michela scappava di casa, con la figlia più piccola quando probabilmente arrivata alla porta ha pensato che poteva servirle quel qualcosa. E così, messa in salvo la piccola, è rientrata in casa per non fare più ritorno. Il suo rifugio è diventato la sua trappola.

Ora tocca a Stefano il marito di Michela, trovare la forza per andare avanti nonostante questa tragedia gli abbia strappato via l’amore, la casa e con essa tutto ciò che possedeva. Per questo la nostra comunità ha deciso di divulgare l’Iban affinché si possa dare un aiuto concreto a lui e alle sue figlie nella speranza che riescano a ricostruire il puzzle della propria vita, nella quale purtroppo, mancherà per sempre un pezzo.

Se anche tu vuoi contribuire queste di seguito sono le coordinate bancarie:

ROSSI STEFANO
FILIALE DIMARO
IBAN: IT32 Z060 4505 5980 0000 6600104

Un autunno in ginocchio

È quello che ho pensato quando ho visto queste immagini, che testimoniano la devastazione data questo insolito evento.

Una folata di vento potentissimo in pochi secondi ha raso al suo centinaia di ettari di foreste nelle Valli di Fiemme e Fassa, a Pinè, sull’Altopiano di Folgaria, in Val d’Ega in Alto Adige. Sono rimasta sconvolta… Piante di 25/30 metri di altezza abbattute come degli stuzzicadenti da un colpo di vento che nel fondovalle viaggiava intorno ai 120 km/h e in quota fino a 200 km/h. La stessa cosa successe in Francia nel dicembre del 1999, devastata da venti di uragano che superarono i 200 km/h al suolo.

Lo chiamano vento isallobarico. Agisce come una sorta di grande onda atmosferica che permette alle masse d’aria di spostarsi il più rapidamente possibile da un’area di alta pressione a un’altra di bassa pressione limitrofa. Di solito il vento isallobarico è associato alle potenti tempeste che si formano in mezzo all’oceano, sia sull’Atlantico che sul Pacifico, e che seguono il passaggio dei grandi cicloni extratropicali, note anche come “depressioni-uragano”.

Il danno ambientane è davvero importante, si parla di 2 milioni e 800 metri cubi di legname abbattuto e un tempo di ripristino naturale di almeno un secolo.

La Galleria Adige-Garda: un’eredità da custodire

Un’altra cosa altrettanto sconvolgente, che aiuta a capire l’entità di questo straordinario evento atmosferico e la gravità delle sue conseguenze, è l’apertura della galleria Adige-Garda.

La galleria Adige-Garda è un’opera ingegneristica la cui costruzione iniziò nel 1937 e terminò nel 1959. È una galleria scolmatrice, che serve per regolare il livello del fiume Adige, evitando che straripi. Vista l’estensione del lago, di circa 370 km quadrati, per innalzarne il livello di un solo cm, la galleria deve rovesciarvi 3.700.000 metri cubi di acqua.

Lunga poco meno di 10 km, con i suoi 7 metri di diametro può trasportare fino a 500 metri cubi d’acqua al secondo, partendo all’altezza di Mori e sfociando nel Lago a Torbole, sfruttando un dislivello naturale di circa 100 metri.

Nei suoi 59 anni di storia la galleria è stata aperta solo 12 volte, l’ultima prima d’ora nel 2002. Viene usata solo in caso di estrema necessità, in quest’occasione Verona è stata salvata dalla piena dell’Adige che aveva superato il livello dei 4,95 metri nei pressi del ponte di San Lorenzo a Trento e quota 5,29 a Vò destro verso Borghetto.

Orgoglio Trentino

Non ho dubbi sulla rapida ripresa del mio Trentino, sono certa che in poco tempo tutto tornerà come prima, o quasi. Siamo un popolo orgoglioso, abituato a lavorare, pronto a sporcarsi le mani per gli altri, figuriamoci per noi.

Sono incantata da quanti volontari, vigili del fuoco e membri del soccorso alpino siano intervenuti subito e stiano continuando a lavorare incessantemente per risolvere la situazione e per cercare di ripristinare tempestivamente i collegamenti auto e le abitazioni degli evacuati.

Non ho dubbi, non ho mai avuto dubbi, ma sicuramente sono ancora più orgogliosa di essere Trentina!

Un autunno in ginocchio ultima modifica: 2018-11-01T10:17:25+01:00 da Ilary

Chi sono

Ilary

Ciao sono Ilary e questo è il mio blog. Mi occupo di Web Marketing Turistico, sono un Copywriter e un Social Media Specialist, specializzata nella realizzazione di siti web in Wordpress. Vivo in provincia di Trento. Conosco, amo e quindi scrivo del Trentino. Lavorando con le parole scrivo articoli ottimizzati in chiave SEO copywriting. Sono una blogger e potrei aiutarti ad avere più visibilità. Chiedimi come

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