Sarà che io amo l’autunno, sarà che questo Trentino, con i suoi boschi, le cime già innevate, il cielo azzurro, sembra non poter vestire stagione migliore. Ma passeggiare e ammirare il panorama che ci circonda tra la fine di settembre e la metà di novembre, è sicuramente una delle cose che maggiormente apprezzo.
Autunno splendido Autunno
L’aria si fa fresca e frizzante, il cielo limpido delle giornate soleggiate marca il perimetro delle montagne, i colori del bosco… Tutto è assolutamente… wow!
Altra nota positiva è che il traffico in questo periodo è praticamente inesistente. Il bosco è tutto per noi! Anche se, il discorso vale relativamente per l’itinerario di cui voglio parlarti oggi. Infatti, pur trattandosi di un’escursione molto semplice, alla portata di tutti e altrettanto splendida, pecca nella segnaletica. Non esiste un cartello che ne indichi l’esistenza, il che è davvero una vergogna!
L’Abc del Larice
Prima di tutto, sai che cos’è un larice? Te lo dico subito. Il larice è una conifera, della famiglia delle pinacee, un albero molto longevo, che può vivere per centinaia di anni.
Come puoi vedere dalle fotografie, non ci troviamo di fronte ad un larice dalla forma normale come siamo soliti vederlo. E allora…
Perché i larici secolari hanno queste forme così particolari?
Il larice è una pianta pioniera, ossia che tende a crescere oltre il limite della vegetazione per colonizzare. Questo fa si, che durante il suo sviluppo, il larice non abbia nulla che lo protegge dal clima, dalle frane o dagli animali.
Di per se’, ogni pianta ha al suo interno, nel punto più alto, un meristema, detto meristema apicale che le permette di crescere verso l’alto. Se la pianta viene brucata, tagliata o colpita da slavina, e questo apice viene asportato, l’albero sviluppa una diramazione creando due nuovi apicali. Ecco svelato l’arcano delle forme anomale dei larici secolari!
Dove si trovano questi larici?
In Trentino sono diversi i posti in cui si possono ammirare questi alberi giganteschi, ma oggi ti porto a Menas, un piccolo borgo di montagna situato in Val di Sole a 1520 metri di quota.
Arrivato al limitare del paese, subito dopo l’ultimo edificio che troverai, una stalla, dovrai proseguire lungo una strada sterrata. Non appena trovi un po’ di posto, parcheggia l’auto senza ostacolare il passaggio.
Non ti perdere pure tu!
Ti consiglio di seguire attentamente le indicazioni se non vuoi perderti! A detta di qualcuno sembra impossibile, ma leggendo altri blog che parlano dello stesso sentiero, mi sono rincuorata quando anche lì è stata riconosciuta la difficoltà nel raggiungere i larici senza sbagliare strada…
Io sono partita alle 10:30 da Menas e alle 15:00 ho trovato il sentiero! Ok, mi sono fermata a mangiare, a scattare fotografie, ovviamente il paesaggio meritava comunque, ma non ti dico nemmeno quante volte, preso un sentiero, sono dovuta tornare indietro perché s’interrompeva! A un certo punto, persino mio padre voleva rinunciare, ma tornare a casa senza larici secolari, non era assolutamente contemplato nella mia giornata tipo..
E la caparbietà paga…Partiamo!
Una volta parcheggiata l’auto, cammina lungo la strada forestale pianeggiante per poco più di 2 km, in direzione Malga Masi di Sopra. Poco prima della malga, troverai un bivio: il sentiero di destra scende alla Malga Masi di Sopra e quello di sinistra porta a Malga del Monte Alta. Vai a sinistra e raggiungi Malga del Monte Bassa a 1699 metri di quota. Il paesaggio che circonda la malga toglie il fiato, con una visione molto ampia che arriva fino alle Dolomiti di Brenta.
Oltrepassa la Malga del Monte Bassa, percorrendo una strada sterrata leggermente in salita che passa sopra la malga. Dopo poco, la strada tornerà pianeggiante fino ad arrivare ad una piazzola dove è previsto l’atterraggio dell’elicottero e dove penserai: “Ecco, ho sbagliato un’altra volta! Anche questo sentiero s’interrompe!”. Questa volta no, vai tranquillo, una scalinata sulla sinistra, ti accompagnerà alle porte del magico bosco…
Poco dopo infatti, giganteschi larici dalle forme più strane, che si stagliano verso il cielo, ti lasceranno assolutamente esterrefatto!
A questo punto, macchina fotografica alla mano! Ovviamente non resisto alla tentazione di arrampicarmi su questi colossi della natura.
Dopo l’ultimo grande larice, il più grande di tutti, ti consiglio di proseguire. Raggiungerai una radura dalla quale potrai godere di uno splendido panorama sulle Dolomiti di Brenta!
Per il ritorno? Ti basterà tornare sui tuoi passi, percorrendo a ritroso il sentiero dell’andata.
Ora non mi resta che aspettare i tuoi commenti quando tornerai… Buona passeggiata!
Vorresti fare quest’escursione in compagnia di un accompagnatore di media montagna? Scopri quando puoi partecipare!
E tu cosa ne pensi?