Quest’inverno, durante le vacanze natalizie, sono stata a visitare un altro castello trentino, il Castello di Ossana, il cui nome è Castel San Michele, dall’omonima Cappella dedicata al Santo, della quale non restano purtroppo nemmeno i ricordi… Finalmente aperto dopo lunghi anni di restauro…
Hai presente la canzone di Celentano “L’emozione non ha voce…” Ho reso l’idea?? E’ stato spettacolare!! Sarà anche stata l’atmosfera natalizia, i mercatini di natale all’interno delle mura, i presepi, il fuoco acceso… il tutto era davvero molto suggestivo.
Uno sguardo alla sua storia
Non sono molti i Castelli in Val di Sole, i solandri sono famosi come popolo difficilmente governabile, e poi come già accennato per Castel Thun, i Principi Vescovi di Trento hanno sempre vigilato il territorio, specie sulle zone di confine.
Questo maniero ha una storia che affonda le sue radici molto prima dei tempi dei Principi Vescovi, sembra infatti che esistesse già nel VI secolo in epoca Longobarda, anche se le prime notizie scritte sono del 1191.
Il castello ha visto succedersi diverse famiglie nobili, dai Principi Vescovi ai Conti di Tirolo e Goriza, fino all’investitura della famiglia De Federici, intorno al 1400.
Questa potente famiglia lombarda riedificherà il castello, ricostruendone alcune forme in parte visibili ancora oggi. Ma ben presto giunse la crisi anche in casa De Federici. Passò quindi temporaneamente alla famiglia Thun e nel 1570 circa tornò alla conduzione vescovile. Nel 1777 un devastante incendio determinò il crollo di tutti i piani orizzontali, lasciandoci più o meno, ciò che ancora oggi è a noi visibile.
Nel 1992 diventò di proprietà della Provincia Autonoma di Trento che diede inizio ai lavori di recupero.
Grazie al restauro…
Il 6 Luglio 2014, in seguito ad un restauro molto severo, durante il quale le mura hanno potuto raccontare la loro vera storia, il castello è stato finalmente inaugurato. Il restauro è servito sia a conservare l’edificio altrimenti destinato al crollo, sia all’utilizzo dello stesso.
E’ stupefacente che, nonostante sia fondamentalmente un rudere, grazie alla costruzione di passerelle, scale e camminamenti, oggi sia possibile affacciarsi dal castello sulla valle circostante, per godere dello splendido panorama che va dalla Cima Vioz in Val di Pejo al Passo del Tonale e lungo la bassa Valle di Sole. Inoltre è possibile salire in cima al Mastio di 25 metri grazie alla scala aerea che porta al primo ingresso a 10 metri di altezza!
Quando si può visitare?
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