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La Grotta di Calgeròn, nel Cuore della Montagna

Written by Silvia

Scalare le montagne, ammirandone i paesaggi è a dir poco eccezionale, ma entrarne al suo interno, scoprire cosa c’è dietro a quelle maestose rocce dove amo salire, beh lo è ancor di più!

A Grigno, in Valsugana, entrando nella Grotta di Calgeròn puoi vedere l’interno della montagna e scoprire il lato che da sempre affascina tutti, grandi e piccini.

Dove si trova e come si raggiunge?

La Grotta di Calgeròn si trova a Selva di Grigno, paese della Valsugana. Arrivando al paese di Grigno e attreversando il fiume Brenta, trovi un parcheggio, dove lasci la macchina per proseguire poi a piedi. Dal parcheggio imbocchi il sentiero che inizialmente si alza e va poi a costeggiare la montagna. In circa 40 minuti, con 250 metri di dislivello, sei lì, davanti alla Grotta di Calgeròn!

Qualche anticipazione…

La Grotta di Calgeron si sviluppa per circa 3600 metri, una delle più grandi del Trentino e non si esclude un collegamento con la vicina Grotta di Bigonda. É consigliabile visitare la grotta durante l’estate, evitando i periodi di pioggia. All’interno della Grotta di Calgeron trovi 11 laghi, che ti lasceranno davvero stupefatto, laghi immersi nella roccia, nel cuore delle montagne.

Il settimo lago è il più spettacolare, grazie alla sua lunghezza di 40 metri ed una profondità di 4 metri. Proseguendo all’interno della Grotta troverai anche una caverna, lunga 80 metri e un sifone di echi.

Entriamo con gli esperti speleologi!

E’ Sandro che ci guida all’interno della Grotta di Calgeròn.

Superato il cancello posto all’ingresso, si incontra il primo lago che a volte può essere profondo in base alle precipitazioni. Con un basso passaggio, si sbuca nella meravigliosa sala delle vaschette.

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Nella Grotta di Calgeron – Foto di Sandro Sedran www.speleo-team.it

Queste vasche non sono costituite da calcite, come per le classiche stalattiti e stalagmiti, ma da tufo calcareo. Esso si forma solo in cavità situate a bassa quota (<1200m), con acque sovrassature di calcite e dalle particolari caratteristiche di temperatura e portata.

Un breve tratto in discesa conduce ad un restringimento dove di solito si forma un lago variabile che può occludere completamente il passaggio o rendere necessario l’uso del canotto per non bagnarsi.

Oltre la galleria, la grotta diventa sempre più grande ed i laghetti che s’incontrano possono essere evitati arrampicandosi lungo le pareti laterali. L’acqua non è molto alta, perciò non avere paura di entrarci! Al massimo ti bagnerai le gambe, ma ti divertirai di più evitando inutili fatiche per cercare di evitarli.

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Nella Grotta di Calgeròn – Foto di Sandro Sedran www.speleo-team.it

Dopo il quarto lago la galleria principale continua per altri 500 m fino a fermarsi di fronte al Lago Pasa che blocca il passaggio. Il Lago Pasa è aggirabile per la galleria che si stacca a sinistra dopo il quarto lago. Una galleria più piccola ma splendida perché modellata dall’acqua, con il pavimento completamente ricoperto da marmitte d’erosione di ogni dimensione.

Un breve tratto in discesa conduce all’unico punto dove bisogna strisciare sopra un fondo di ciottoli levigati.
Si passa un bel tratto allagato alimentato da una cascatella, quindi si affronta in salita il passaggio della Chiocciola alla cui sommità si trova la deviazione che conduce all’altro lato del Lago Pasa.

Questo l’unico punto della grotta dove si può un attimo perdere l’orientamento.
Merita fare il tratto iniziale del Ramo Nuovo perché vi si accede strisciando sulla sabbia in discesa sotto un tetto di roccia levigata: divertentissimo! Il ramo poi prosegue risalendo su corda una stretta diaclasi.

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Nella Grotta di Calgeròn – Foto di Sandro Sedran www.speleo-team.it

Le dimensioni della galleria diventano sempre più grandi fino a sbucare nella grande Sala Nera che si passa in ripida discesa aggirando i massi sul fondo.

Un falsopiano ci anticipa il tratto clou dell’escursione: un lungo e dritto tunnel inclinato dove correre come pazzi su un fondo di soffice sabbia! Al termine si trova il Lago Roner, ma proseguiranno fino al fondo solo coloro che avranno voglia di andare in acqua fino al petto. Il tratto che c’è oltre merita il bagno, tanto poi il ritorno sarà in salita e quindi non si patirà il freddo.
Torneremo sui nostri passi fino a risbucare nel ramo principale in corrispondenza del quarto lago; chi vorrà, potrà uscire, mentre gli altri visiteranno la grande e splendida galleria che conduce all’altra sponda del Lago Pasa passando a salutare la “signorina” che da decenni accoglie i visitatori di questa parte della grotta.

Ma perchè “Calgeròn”?

A volte può sembrare una cosa banale capire il perchè qualcosa ha un determinato nome, come questa cavità, tutti la conoscono come Grotta di Calgeròn, senza chiedersi il perchè si chiami proprio così. Ora ti spiego il perchè di questo nome… Il calgeròn nel dialetto trentino è una grande pentola a forma cilindrica, la grotta prende il nome da questo, proprio per i fori cilindrici che trovi al suo interno, formati dalle pietre che venivano trascinati dalla corrente.

Grotta di Calgeròn per tutti?

Sì, nella Grotta di Calgeròn possono accedere tutti. Ovviamente accompagnati, ma gli esperti ci rassicurano che anche i bambini potranno vivere da protagonisti questa splendida avventura. I più piccoli potrebbero avere delle difficoltà per l’altezza dell’acqua di alcuni laghi.

Vorresti visitarla? Ecco a chi chiedere altre informazioni!

La visita alla grotta è visitabile solo accompagnati da visitatori esperti. Se hai bisogno di altre informazioni puoi contattare direttamente gli adetti a questi recapiti:
Gruppo Grotte Selva di Grigno
347 7879221

Hai mai visitato una grotta? Ti piacerebbe addentrarti nel cuore delle montagne? Raccontaci la tua avventura nei commenti!

La Grotta di Calgeròn, nel Cuore della Montagna ultima modifica: 2015-07-28T12:50:18+02:00 da Silvia

Chi sono

Silvia

Ciao! Sono Silvia e vivo in Val di Rabbi, piccola valle immersa nel verde! Amo il Trentino e la montagna e questo web... mi piace proprio!

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